L'EER
L’Elenco Europeo dei Rifiuti, riportato nell’allegato D della parte IV del D. Lgs. n.152/2006, è suddiviso
in 20 capitoli, ciascuno dei quali è suddiviso in un numero variabile di sotto capitoli, nell’ambito dei
quali sono individuati ed elencati i singoli tipi di rifiuti. Il Catalogo Europeo dei Rifiuti è stato
rivisto negli anni, tuttavia i criteri dati per la codifica (connessa e conseguente classificazione dei
rifiuti) non possono essere applicati alla lettera. Per l’elenco consultare i link sotto riportati:
https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:32014D0955&from=IT
oppure
https://www.mite.gov.it/sites/default/files/archivio/normativa/decisione_18dic2014_elencorifiuti.pdf
L’attribuzione del codice EER (CER) è indispensabile per procedere alla classificazione del rifiuto.
I codici EER sono delle sequenze numeriche, composte da 6 cifre riunite in coppie, volte a identificare un
rifiuto in base al processo produttivo da cui è originato.
Il primo gruppo di numeri identifica il capitolo. Il secondo gruppo di numeri identifica il sotto
capitolo. Il terzo gruppo di numeri identifica lo specifico rifiuto.
(es. 03 01 01
CAPITOLO: RIFIUTI DELLA LAVORAZIONE DEL LEGNO E DELLA PRODUZIONE DI PANNELLI, MOBILI, POLPA, CARTA E
CARTONE.
Sotto Capitolo: rifiuti della lavorazione del legno e della produzione di pannelli e mobili.
identifica specifica del rifiuto: scarti di corteccia e sughero)
I codici EER si dividono in non pericolosi e pericolosi; i secondi vengono identificati graficamente con
un asterisco " * " dopo le sei cifre (es. 02 01 08* rifiuti agrochimici contenenti sostanze pericolose).
La pericolosità di un rifiuto, quando non è determinabile dalle schede di sicurezza dei prodotti che lo
costituiscono, viene determinata tramite analisi di laboratorio ( metodi di prova) volte a verificare
l'eventuale superamento di valori di soglia individuati dalle Direttive sulla classificazione. Questo si
applica alle tipologie di rifiuti individuati da "codici EER a specchio", ossia una coppia di diversi
codici EER che si riferiscono allo stesso rifiuto, uno (asteriscato) nel caso in cui esso sia pericoloso e
l'altro (non asteriscato) nel caso in cui non lo sia. Altri tipi di rifiuti, invece, sono necessariamente
pericolosi o non pericolosi in base alla loro tipologia e pertanto la loro classificazione non richiede
analisi e sono identificati come codici assoluti o univoci.
La miscelazione di rifiuti con diversi codici EER o stesso codice EER ma diversa classe di pericolosità in
fase di deposito temporaneo o trasporto è vietata.
Contatti
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Piazzale Aldo Moro n. 7/L
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Email: segreteria.uar@cnr.it
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